Armando Sanna

Il mio progetto

Un Sindaco in corsa per la Liguria

Perché mi sono candido?

Perché la politica mi appassiona come una corsa. Una corsa in cui bisogna alzare il ritmo quando serve. E adesso è il momento giusto.

Perché questa è senz’altro per me un’occasione di crescita, per confrontarmi con un livello più difficile, per alzare l’asticella. Ma è una sfida che accetto nel nome della mia squadra e della mia comunità, che mi hanno proposto, spinto e supportato in questa nuova avventura.

Per cambiare le cose senza cambiare me stesso.  Dialogo, vicinanza e ascolto: stare in mezzo alla gente per la gente. Un Sindaco in corsa per la Liguria.

Per vincere e cambiare questo Governo regionale che ha comunicato molto e cambiato poco. La partita è ancora aperta ed io corro sempre per arrivare primo.

Per lavorare con un mandato forte sui grandi temi irrisolti del nostro territorio ligure, con particolare riferimento all’Entroterra:  ambiente, dissesto idrogeologico, sanità, viabilità, trasporti, lavoro, istruzione e formazione. Tutti temi che la Giunta Toti ha affrontato con una visione sbagliata o assente.

Per costruire una nuova classe di giovani amministratori progressisti che arrivano dal basso, dai circoli politici locali, dalle associazioni, dal volontariato: lo stesso serbatoio di idee e di talenti che alimenta i Comuni ben amministrati come Sant’Olcese, che resterà sempre il centro del mio mondo.

Per riportare la gente ad interessarsi della politica regionale come succede nei piccoli centri, presentandomi come una persona, prima ancora che come un rappresentante politico. Per non essere solo un nome su una scheda che, una volta eletto, si occupi solo di leggi e procedure, ma che sia un valido referente di tutta la comunità, insomma un Sindaco in regione che non smette di correre per la sua gente.

Sanità: una proposta di modello distribuito

No alla scelta di privatizzare la sanità. Sì a rinnovare e potenziare i presidi territoriali, favorire le assunzioni stabili e la formazione del personale medico-sanitario. Supportare concretamente i medici di
base per le attività ambulatoriali nei piccoli centri e per fruire di un presidio sanitario adeguato alle Nostre Valli, progetto che non può escludere il Gallino di Pontedecimo.

Dissesto idrogeologico: una cabina di regia e una visione verso il futuro

Manca un programma funzionale alla prevenzione del dissesto idrogeologico. Occorre costituire un’unica cabina di regia per rinsaldare il legame tra Comuni e Regione, venuto meno a seguito dell’abolizione delle Province. Riformulare i criteri di distribuzione dei fondi per la prevenzione e la manutenzione, eseguire uno studio approfondito sui reali bisogni del territorio e definire efficaci piani di intervento.

Politica per la gente, in mezzo alla gente

Lavorare su un nuovo modo di fare politica, anche in Consiglio Regionale. Una politica attiva, in mezzo alla gente e per la gente. Questa vicinanza
delle Istituzioni manca da anni, soprattutto nelle Nostre Valli, dove il vero collante sono le associazioni, il volontariato e le persone.

Il piano di sviluppo rurale: la rete delle piccole attività

Le piccole attività agricole non riescono ad accedere ai finanziamenti, che in molti casi arrivano solo alle aziende più strutturate. Per questo si rende necessaria una rete territoriale delle aziende agricole, biologiche, a conduzione familiare, spesso in difficoltà a causa della burocrazia. Serve più attenzione da parte della Regione verso i fondi europei destinati all’agricoltura e dare più voce ai territori per l’approvazione della legge a sostegno delle agricolture contadine, ferma in Parlamento.

Entroterra: un valore aggiunto

Creare un “brand Liguria”: non solo spiagge, ma un progetto globale che agevoli gli spostamenti e preveda una maggiore offerta turistica distribuita sul territorio. Promuovere un entroterra legato al turismo culinario e alle tradizioni; itinerari da percorrere tutto l’anno, valorizzando produzioni tipiche, ristoranti, agriturismi, luoghi da scoprire.

Sociale: un piano integrato degli interventi e dei servizi

Adottare un “Piano Regionale degli Interventi e dei Servizi Sociali”, provvedendo all’integrazione socio-sanitaria, a forme di intesa con i Comuni, nonchè al coordinamento con scuole, terzo settore, politiche del lavoro. Elaborare programmi integrati con obiettivi di tutela e qualità della vita rivolti ai minori, ai giovani e agli anziani; sostegno alle responsabilità genitoriali; inserimento sociale di persone con disabilità fisica e psichica.

Istruzione e Formazione: ripartire dai livelli di prevenzione

Riaffermare la centralità della scuola pubblica, sia nella gestione degli strumenti di supporto alla didattica sia negli interventi in materia di edilizia. Favorire progetti di intervento finalizzati alla prevenzione della dispersione scolastica, incrementare le risorse per una formazione professionale inclusiva e di qualità.

Trasporti: un sistema sostenibile

Implementare il sistema di trasporto pubblico, come strumento per ridurre la mobilità privata, attraverso la creazione di un piano tariffario regionale integrato. Sostenere le Amministrazioni Comunali per
realizzare servizi e parcheggi di interscambio e attivare progetti di mobilità sostenibile.

Liguria: una zona speciale

Lavorare per istituire “Zone Economiche Speciali” e aree a tassazione agevolata, a favore delle imprese dell’Entroterra e in generale delle zone in difficoltà, funzionali anche al recupero e alla riconversione di strutture industriali in disuso. Creare un incubatore delle attività economiche del territorio per sostenerne la produttività.

Lo sport: nuove risorse per crescere

Lo sport è fondamentale ad ogni età: per questo occorre realizzare nuovi impianti sportivi e riqualificare quelli esistenti. Individuare canali di finanziamento, al fine di sostenere concretamente le realtà più piccole e troppo spesso penalizzate. Lo sport per tutti!