Elettori fuori sede, passa all’unanimità il mio Odg

Approvato ad un’unanimità, nella seduta del Consiglio regionale del 15 marzo, l’ordine del giorno a mia prima firma, che impegna il Presidente della Giunta a portare al tavolo della Conferenza Stato-Regioni la discussione sul voto degli elettori fuori sede.

Per milioni di cittadini che studiano e lavorano in Italia lontano dal proprio comune di residenza è praticamente impossibile recarsi alla urne. Per farlo si devono sostenere viaggi lunghi e costosi.

Si stima che siano quasi tre milioni le persone alle quali viene sistematicamente preclusa la possibilità di esercitare il diritto di voto. Soprattutto giovani, tra i 18 e i 35 anni, che si spostano per motivi di studio lavoro.

Alle ultime elezioni amministrative abbiamo assistito ad una drastica caduta dell’affluenza, ma in questo partito astensionista c’è chi non ci vorrebbe stare e parliamo proprio di quei cittadini e cittadine che vorrebbero esercitare il loro diritto di voto ma gli è troppo oneroso.

Le risorse del PNRR che verranno gestite, attraverso progetti, in buona parte da regioni e comuni, interessano principalmente i giovani e il loro futuro, per tanto reputo necessario che tutti possano partecipare con il proprio voto in sede o fuori sede alla costruzione del proprio futuro.